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martedì, 3 Dicembre 2024

Coronavirus, Cirio: “Chiudiamo per davvero. Troppe eccezioni dal Governo Conte”

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Appena ha avuto il risultato dell’ultimo tampone, in cui veniva confermato che era guarito dal Coronavirus, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio è corso all’Unità di Crisi: “Ritenevo giusto dopo quindici giorni, essere presente di persona”, ha detto. “Ringrazio – ha continuato – il vicepresidente Carosso, che mi ha fisicamente sostituito in queste due settimane e tutti quanti hanno supportato la mia attività a distanza. Oggi abbiamo lungamente discusso anche delle nuove misure di contenimento”.

Tema spinoso, visto che le Regioni sono per chiudere tutto, mentre il governo lascerebbe ancora aperte troppo attività.

“Come sapete – ricorda Cirio –  ho firmato un’ordinanza ulteriormente restrittiva, che si può sintetizzare in “chiudiamo tutto ciò che la Regione può chiudere”. Fin dal primo giorno ho sostenuto la linea del rigore per contenere il contagio e in attesa che arrivasse un decreto governativo uniforme per tutta Italia ho voluto, come ha fatto anche la Lombardia, emettere un provvedimento più restrittivo per il Piemonte”.

“La nostra ordinanza dovrebbe essere prevalente anche rispetto al decreto emanato da Roma e siamo in attesa di un parere su questo da parte del Governo. Siamo certi di avere ragione, perché la nostra linea è di chiudere davvero e non accogliere le tante deroghe che abbiamo visto nel decreto. Sia chiaro che non siamo in contrasto con il Governo, ma abbiamo il timore che tutte le eccezioni previste possano portare ad una non chiusura reale. In particolare, con le Prefetture stiamo analizzando la sospensione dell’attività degli uffici pubblici regionali e la chiusura degli studi professionali e anche su questi punti siamo in attesa del parere del Ministero degli Interni”, conclude Cirio

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