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domenica, 15 Settembre 2024

Contro i Cie, una proposta di mozione in Comune firmata da Sel. Curto: “Sono buchi neri dei diritti umani”

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Il Cie, Centro di identificazione espulsione, di corso Brunelleschi deve essere chiuso. E per questo i consiglieri di Torino Marco Grimaldi, Michele Curto di Sel e per il Pd Lucia Centillo, Domenica Genisio, Michele Paolino, Mimmo Carretta, Marta Levi e Laura Onofri hanno presentato una proposta di mozione.
Tutto nasce dalla denuncia di suor Anna del Centro di via Santa Maria Mazzarello quando in seguito alla sua visita al Cie il 21 dicembre scorso aveva urlato la sua rabbia per la sofferenza e l’umiliazione tra quelle mura.
«I Cie sono buchi neri dei diritti umani – dice Michele Curto – luoghi di segregazione e carcerazione per innocenti, dove si criminalizza la speranza di una vita migliore e il modo che la povera gente in ogni epoca e in ogni luogo ha usato per realizzarla: migrare. Una tal vergogna non può continuare ad esistere nella Torino dei diritti. Chiudiamoli subito a cominciare da Corso Brunelleschi».
Una mozione che vuole chiedere «a tutte le istituzioni, dal prefetto al Parlamento Italiano, che i Cie sono un’esperienza fallimentare e vanno superati e in seguito definitivamente chiusi al fine di non reiterare una inqualificabile violazione dei diritti umani oltre che uno spreco di risorse pubbliche».
Una decisione quella dei consiglieri che deriva anche dai sopralluoghi che hanno mostrato uno scenario terribile, vergognoso e disumano: 85 persone, 73 uomini e 12 donne, vivono in condizioni precarie sia dal punto di vista materiale che psicologico.
«Il rapporto – spiegano i consiglieri – infatti evidenzia che un trattenuto su tre usa ansiolitici e antidepressivi; senza considerare il costo sostenuto per l’ampliamento di tre anni fa che è costato 14 milioni di euro ossia 78 mila euro a posto letto».
Un primo passo quello dei consiglieri che mira al superamento della vergogna dei lager di stato creati dalla Bossi-Fini.

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