Tamponi solo a chi ha sintomi e sta male, liberando del test i contatti asintomatici. E’ l’obiettivo del governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio.
“Dobbiamo arrivare a fare in modo che i tamponi li faccia solo chi sta male, altrimenti il rischio sarebbe di vivere in un Paese che rincorre chi sta bene. Noi infatti dobbiamo curare chi si ammala e ha sintomi, non rincorrere chi sta bene. E credo che questa sia la prospettiva verso la quale ci stiamo dirigendo”.
Intanto, resta ancora da convincere al vaccino una fetta di popolazione: “In Piemonte le persone che devono essere ancora vaccinate sono poco più di 400 mila, perché le altre circa 100 mila che risultano non vaccinate hanno raggiunto l’immunità per avere avuto la malattia”.
“Fra questi – ha detto – vanno distinti gli over 50, che sono quelli che da metà febbraio dovranno andare al lavoro con il Green Pass da vaccino. A loro noi rinnoviamo l’invito a vaccinarsi, e diamo la disponibilità di farlo con accesso diretto, il che vale per tutti coloro che devono ancora ricevere la prima dose a partire dai 12 anni di età, cosa che non accade in nessuna Regione d’Italia”.
“Quanto ai bambini appartenenti alla fascia di età 5-11 anni – ha aggiunto – ne abbiamo un terzo già vaccinato o in corso di vaccinazione, mentre i due terzi non hanno ancora aderito. A questi ci rivolgiamo, stiamo lavorando perché i loro pediatri li accompagnino al vaccino”