«Informato dei fatti». Dunque per gli inquirenti Maurizio Allione è solo un testimone. Dopo una giornata frenetica in cui non sono mancati i colpi di scena il killer di Caselle non ha ancora né un nome né tantomeno un volto.
Eppure, dopo il sopralluogo dei Ris durato diverse ore, nel primo pomeriggio si era pensato ad una svolta definitiva che avrebbe portato alla risoluzione del caso del triplice omicidio di Claudio Allione, Maria Angela Greggio ed Emilia Campo Dall’Orto, assassinati brutalmente nella loro viletta in via Ferrari 13. Era stato proprio il figlio, la cui posizione era al vaglio degli investigatori, a portare sulla scrivana dei carabinieri degli indizi che avevano il sapore di chiave di volta nella vicenda, ma che ora invece si trasformano in enormi punti interrogativi.
Secondo il racconto del 29enne lui e la ragazza, Milena Reineri mentre portavano a spasso i due cani, pastori tedeschi, avrebbe trovato nel canale di scolo che fiancheggia strada Caldano, a pochi metri da via Ferrari, due tazzine e un guanto di lattice. Parte della refurtiva che sarebbe stata sottratta da ignoti il giorno della strage, come sostiene qualcuno, o una sorta di depistaggio? Un fatto che a molti ha riportato alla mente l’omicidio di Sarah Scazzi, quando Michele Misseri, lo zio della giovane vittima, pulendo un campo “ritrovò” il telefono cellulare che diede un’impennata al caso.
Ma torniamo a Caselle. Dopo il ritrovamento delle tazzine e del guanto, il giovane batterista è stato convocato in caserma dove si è presentato accompagnato dalla fidanzata e dall’avvocato, Stefano Castrale. Ma se per tutto il pomeriggio e fino a tarda serata si è pensato che lui potesse essere indagato per l’omicidio dei genitori e della nonna, col passare delle ore la sua posizione non è cambiata: da testimone è entrato e da testimone è uscito. L’avvocato Castrale ha ribadito che il suo assistito, l’unico ad essere stato ascoltato a quanto pare, non è accusato di nulla. Per quanto riguarda Milena, invece, in caserma era lì solo per stare vicino al suo compagno, senza avvocati. Come a dimostrare che non esiste nessuna coppia diabolica e che lei non ha nulla da cui difendersi.
Resta da capire se nei prossimi giorni la posizione dei due cambierà, mentre emergono particolari sulla vita torinese di Maurizio. Voci di paese mormorano che da quando Maurizio si era trasferito nel quartiere Falchera, in una casa di proprietà della nonna, e da quando stava con Milena, avesse iniziato a frequentare persone «poco raccomandabili», amici della fidanzata, una compagnia a cui si era aggregato dopo aver voltato le spalle al suo passato, agli amici di un tempo. E proprio le amicizie della fidanzata sarebbero diventate il suo nuovo mondo.
D’altro canto, c’è da ribadire, Maurizio Allione resta solo uno informato dei fatti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA