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lunedì, 10 Marzo 2025

Alla Gam l’orgoglio della Lega che vuole governare

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

di Moreno D’Angelo

L’orgoglio della Lega di Matteo Salvini è andato in scena alla Gam di Torino, con il convegno “Riprendiamoci il lavoro – L’Unione Europea ci ha rubato democrazia e futuro”, sul cui logo campeggiava una sorta di Quarto stato. Anche Borghezio si è piegato ai nuovi indirizzi nazionali della Lega e ha citato la parola Italia in modo educato. Molti gli interventi su temi sindacali ed economici , coordinati dal giornalista del Sole XXIV ore Augusto Grandi, in cui si è denunciano come la sinistra istituzionale abbia abbandonato i lavoratori in favore di battaglie per le minoranze.
Tra la denuncia del pericolo di una colonizzazione irreversibile e l’allarme per l’impoverimento di famiglie e piccole imprese, per colpa dei tecnocrati che guidano l’Europa, con citazioni di economisti keynesiani come Federico Caffè e Nicholas Kaldor, è arrivato Matteo Salvini
«Serve onestà, competenza e sicurezza» sono le parole d’ordine del leader del Carroccio. Ma i suoi attacchi sono andati dritti verso i cinquestelle definiti ormai “renzizzati” ed entrati a pieno titolo nel sistema: «Questo nuovo è poco nuovo». La guida del Carroccio ha anche ironizzato sul modo con cui sul Corriere sia stata esaltata la figura aitante di Davide Casaleggio vedendo in questo una chiara indicazione di quali siano i cavalli su cui si sta puntando.
Per quanto riguarda il Pd viene ormai visto dai seguaci del Carroccio come un soggetto nel caos in preda ad una guerra tra bande, e Salvini rileva: «con una differenza rispetto a Roma, a Torino c’è un accordo sostanziale Appendino-Chiamparino, Pd-Cinque Stelle che è tanto fumo e poco arrosto: i Cinque Stelle non rompono le scatole in Regione, il Pd non lo fa in Comune nel nome del business, dell’aiutare i soli noti, gli amici degli amici e i salotti buoni. Mentre a Roma c’è il caos a Torino non si muove nulla, però grazie a questo accordo sembra che tutto vada bene mentre Torino ha bisogno di altro».
Altro nodo polemico ha riguardato i 59 missili lanciati da Trump sulla Siria che Salvini vede come un favore all’Isis “che sta festeggiando”, aggiungendo: «Sono libero e se prima ho apprezzato Trump ora posso criticarlo» sottolineando come il presidente americano fosse stato dipinto fino a ieri dalla sinistra come uno psicopatico con strani capelli mentre ora viene elogiato.
Sul piano politico per Salvini è possibile che si voterà presto e alle politiche le direttive antieuropeiste e anti euro della Lega saranno discriminanti per gli alleati, anche se ha definito il tema delle alleanze nel centrodestra come poco attraente a livello di opinione pubblica.
Tra i tanti punti toccati ha difeso le banche locali e gli enti locali che non sono assolutamente da vedere come un “fattore di spreco”. Ha anche lanciato una pungente e un po “retrò” critica all’ecologismo radical chic ribadendo l’importanza di carbone, petrolio e nucleare senza i quali l’economia non può marciare. “Il sole è bello ma..” Insomma il leader leghista non vede realizzabili quelle opportunità ecologiche rappresentate dalle energie alternative sempre più di casa nel nord Europa. Ha anche spezzato una lancia in favore dell’industria del legno e della carta indicando la necessità di ridurre le importazioni di legname riprendendo a tagliare gli alberi. Cosa ostacolata, secondo Salvini, da un crogiolo di enti e burocrazia. «Tanto gli alberi ricrescono». Tagliando i nostri alberi vi sarebbero migliaia di nuovi occupati e miliardi di introiti.
Sul tema della sicurezza ha precisato di non sposare il modello americano ma di preferire quello svizzero dove le armi sono possedute da quattro milioni di cittadini con controlli e corsi. Infine ha detto di auspicare il ritorno del servizio militare di massa.
Prima di lasciarsi andare all’abbraccio del suo popolo, in cui vi erano poche camice verdi e simboli celtici, ironicamente si è detto “triste” per l’assenza delle consuete proteste dei centri sociali e di preferire a Masterchef Mastergeppetto.

salvini.torino.8.4.17.morenox (10)

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