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venerdì, 6 Dicembre 2024

Torino in controtendenza, le famiglie spendono di più

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

In questi ultimi giorni la notizia che viene diffusa da tutti i telegiornali è che stanno aumentando le famiglie italiane che superano la soglia di povertà. Nonostante tutte le manovre, tutti i tentativi, la gente continua a soffrire sotto il peso della crisi che ormai da oltre 7 anni tartassa il Paese. Eppure tra alti e bassi sembrava che la situazione stesse migliorando. Sembrava che le luci di una, seppur piccola, ripresa stessero iniziando a fare capolino all’orizzonte, e invece sembra che ancora si debba soffrire. Ma non Torino.

Torino, in contro tendenza, fa registrare proprio nel 2015 un aumento della spesa media delle famiglie. Qui va fatto un doveroso appunto però, e che va a giustificare anche le notizie, in apparenza troppo rosee, divulgate dal Governo. I dati, appunto, sono del 2015. In questo lasso di tempo le cose sono cambiate, alcuni dati sono già stati raccolti, per cui si può avere il polso della situazione se non in tempo reale quasi, ma ovviamente, con tali dati recenti, non si può fare una statistica accurata dato che occorrerà attenderne di ulteriori per avere un quadro più esaustivo. Intanto però nel 2015 in città è stato registrato un +5,6% rispetto al 2014.

I dati sono stati raccolti per un’indagine della Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con il dott. Luigi Bollani, docente di statistica presso l’Università degli Studi di Torino. Secondo tali dati le famiglie torinesi che hanno una bassa capacità d’acquisto sono passate dal 68% del 2014 al 33% del 2015, un bel salto in avanti che fa sembrare la situazione decisamente più propositiva. Ma non solo, sono in aumento anche le spese cosiddette voluttuarie, ovvero cene e pranzi fuori casa, cultura, svago, vacanze, spese che sarebbero aumentate del 15,2%, spesso sostenute con l’accensione di piccoli finanziamenti.

Vi sono poi le spese per la salute che sono aumentate del +26,4%, il che forse non è esattamente un dato positivo poiché non indica specificamente un aumento di capacità d’acquisto, ma può essere dovuto anche al maggior numero di cure disponibili solo a pagamento o di un peggioramento della salute dei torinesi. Certo, questi dati potrebbero far rallegrare in prima istanza, tuttavia sono ancora tante le famiglie che cercano un prestito 1000 euro almeno per andare avanti in attesa che la situazione migliori (approfondimenti su http://www.spaziomutui.com/prestito-1000-euro.htm).

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