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mercoledì, 4 Dicembre 2024

Regione, il Pd propone i miglioramenti all’assestamento di bilancio. Gallo: “Più attenzione per ricerca e innovazione start up”

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Rosanna Caraci
Rosanna Caraci
Giornalista. Si affaccia alla professione nel ’90 nell’emittenza locale e ci resta per quasi vent’anni, segue la cronaca e la politica che presto diventa la sua passione. Prima collaboratrice del deputato Raffaele Costa, poi dell’on. Umberto D’Ottavio. Scrive romanzi, uno dei quali “La Fame di Bianca Neve”.

Il gruppo consigliare del Partito Democratico in Regione Piemonte serra i ranghi e prepara, nero su bianco, emendamenti all’assestamento di bilancio della Giunta Cirio giudicata poco coraggiosa nella sua visione politica e di investimento per il territorio. Non è il semplice confronto con quanto fatto dalla Giunta precedente, non è la tradizionale cantilena che qualcuno potrebbe immaginare che ripete il mantra del “quando c’eravamo noi…”.

Dal sistema neve al dissesto idrogeologico, dall’istruzione alla sanità: tutti gli ambiti strategici vengono considerati dalle proposte dem che, come sottolineato dal segretario regionale Paolo Furia:«Non si tratta di considerazioni distruttive ma di merito per migliorare quanto previsto nel bene di tutti i piemontesi».

«I fondi derivanti dalla riduzione di capitale di Finpiemonte che la Giunta Chiamparino aveva destinato al finanziamento di un piano investimenti a favore del sistema economico piemontese che avrebbe dovuto concludersi nel 2019 è stato spalmato nell’Assestamento presentato dal centrodestra in tre annualità – sottolinea il consigliere Raffaele Gallo –. Chiederemo che le risorse vengano anticipate nel 2020 e che tutti i bandi possano partire nel primo semestre del prossimo anno: non consentiremo che si rinvii l’utilizzo di fondi tanto importanti per l’economia del Piemonte».

E ancora sul tema dello sviluppo economico, tema centrale in una convergenza quale quella attuale, in difficoltà, Gallo aggiunge che verrà chiesto che «non si applichi l’Irap per 5 anni a decorrere dall’esercizio del 2020, per le start up innovative che nascono o si insediano in Piemonte. Si tratta di un’attenzione per quelle realtà che investono su ricerca e innovazione e che creano il lavoro del futuro».

Domenico Rossi, ha messo l’accento sulla situazione del Parco della Salute di Novara, «trascurato dall’attuale Giunta. Vogliamo risolvere il problema della sua realizzazione: chiediamo quindi che la Regione trasferisca all’Azienda Sanitaria Ospedaliera di Novara l’importo su base annuale relativo al canone disponibilità. Come previsto dalla procedura ad evidenza pubblica per l’intera durata dei ventisei anni».

Proprio sul tema della salute è stato severo Sergio Chiamparino, ricordando come alle porte di Milano il progetto dello Human Technopol con le grandi eccellenze sia in corso di sviluppo e come «realizzare la città della Salute di Torino come previsto, insieme a quella di Novara e di Milano, consentirebbe di sviluppare un Polo di tecnologia avanzata e di ricerca fondamentale per tutto il nord ovest del Paese. Ridimensionare il progetto di Città della Salute originario, limitarsi all’ammodernamento seppur necessario dell’Ospedale Molinette significa non avere una visione di futuro».

«Questo assestamento di bilancio è un assestamento senza qualità», conclude l’ex Governatore del Piemonte parafrasando il celebre romanzo di Musil.

E ancora, negli emendamenti del Pd, trovano spazio le fragilità della popolazione, sottolineate da Monica Canalis, che sostiene come la riduzione nel 2020 di 18 milioni di euro vada a colpire l’obiettivo di bilancio che prevedeva l’estensione degli interventi degli assegni di cura, finora limitati alla città di Torino, a tutto il Piemonte. «Chiediamo – dice Canalis – l’incremento per le fragilità sociali di 18 milioni di euro».

«Non si capisce a che tipo di Piemonte guardi questa Giunta – si domanda il segretario Paolo Furia – e mi spaventa la sua assenza sui temi più urgenti. Attendo di leggere il prossimo bilancio di previsione per comprendere cosa si voglia fare di fronte all’entità della crisi logistica della grande industria che ci pone in svantaggio nei confronti degli altri competitor. Soprattutto vogliamo una ricerca in collaborazione con gli stake holder del territorio, affinchè si affronti il rischio della tenuta del nostro sistema industriale. Non chiediamo una bacchetta magica ma una maggiore oculatezza. I nostri sono emendamenti di merito e per il buon governo del Piemonte. Se la maggioranza non li voterà, dovrà spiegarci il perché».

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