Saranno due giorni intensi quelli che si prepara a vivere Montecatini, la location scelta per la due giorni della corrente del Partito Democratico “Base Riformista”.
Un obiettivo: presentare alla fine dei lavori, il 7 luglio, un manifesto, che può diventare fondamentale per la nascita di una “cosa”. Quattro i tavoli di lavoro per la prima convention di un’area che raccoglie la maggioranza nei gruppi parlamentari Dem, ospitata al Salone delle Terme Excelsior, viale Giuseppe Verdi 61.
La brigata piemontese sarà guidata dal senatore Mauro Laus, che appare tra i volti di chi ha aderito al progetto.
Il programma: venerdì 5 luglio alle 19, partono i lavori del tavolo “È ancora possibile cambiare l’Italia”. Si discuterà su lavoro, immigrazione e conti pubblici con Stefano Allievi, Marco Bentivogli e Veronica De Romanis.
Due gli appuntamenti per sabato 6 luglio alle 10 “Il populismo è una tigre di carta” discussione sulla narrazione alternativa al “grillo-leghismo” con Bernard Dika, Alex Orlowski, Massimiliano Panarari e Mario Rodriguez . Nel pomeriggio alle ore 15 si parla di città con i sindaci del Pd dal titolo “La buona amministrazione delle comunità, la cura della nazione”.
Domenica 7 luglio alle ore 10 Francesco Clementi e Claudia Mancina apriranno la discussione sul rinnovamento del Pd e sul partito che servirebbe alla sinistra e all’Italia (“Quale partito serve all’Italia?”), mentre alle ore 12.30 le conclusioni politiche della convention con la presentazione del Manifesto dell’Italia riformista.
E a Montecatini Terme ci sarà anche Luca Lotti, autosospeso dal Partito Democratico in seguito al suo coinvolgimento, senza capi d’accusa, nell’inchiesta sugli accordi particolari tra i magistrati per decidere chi doveva guidare le vari Procure.
Sarà proprio Lotti ad intervenire all’inizio dei lavori. «È molto più di una riunione di corrente», dice Lotti.
E il sospetto che su questo non abbia affatto torto.