Non c’è fine alle beghe giudiziarie di Alberto Perino, leader storico del movimento No Tav. Dopo la recente condanna per invasione di terreni e un nuovo processo a suo carico per la stessa questione, questa mattina è cominciato un nuovo dibattimento nei suoi confronti per il reato di vilipendio alle forze armate.
I fatti risalgono al luglio del 2011, al tempo della sgombero del presidio No Tav alla Maddalena di Chiomonte, quando un quotidiano gli affibbiò una frase in cui Perino avrebbe detto che in Valsusa «c’erano truppe di occupazione nazifascista».
«Di sicuro non ho mai detto quella frase – ha detto oggi Perino rispondendo in aula alle domande della pm Manuela Pedrotta – perché non lo penso. Ho riferito quello che dicevano gli anziani e cioè che nemmeno ai tempi dell’occupazione nazifascista si erano visti controlli di quel genere, che è diverso».
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