di Moreno D’Angelo
Questa mattina la Digos delle questure di Torino, Reggio Emilia e Venezia è entrata in azione con le perquisizioni di tre persone (B.L. di Moncalieri, C.R. di Venezia, oltre a Luca Aleotti) che figurano come amministratori del profilo Facebook “Musulmani d’Italia” e “Musulmani d’Italia – comunità” dove è attivo da tempo un vivace dibattito che coinvolge migliaia di iscritti.
Il provvedimento è stato emesso dal Pubblico ministero Maria Rita Pantani per minaccia grave e diffamazione su mezzi di diffusione mediatica per i commenti pubblicati nei confronti della giornalista del Resto del Carlino, Benedetta Salsi.
Al perquisito residente in Piemonte è stato sequestrato uno smartphone, il cui contenuto è al vaglio della Digos. Di certo i canali del web e i prodigi dell’informatica sono un mezzo molto usato dall’area fondamentalista per fare proseliti e anche per minacciare e spaventare chi osa porre critiche.