La storia di tante storie inizia il suo racconto. E lo fa intrecciando “lacrime”, “sangue”, “sudore” e “champagne” per raccontare le “radici”, l’ “oggi”, il “domani” e il “futuro” di un appassionato e appassionante lavoro di cooperazione in Piemonte.
Sabato 6 aprile, esattamente a quarant’anni dalla sua fondazione, si aprono i festeggiamenti di una lunga storia di cooperazione sul territorio che vede protagonista la cooperativa Il Margine di Torino.
Quarant’anni di impegno e buone pratiche di assistenza che affondano le radici negli anni del superamento dell’ospedale psichiatrico di Collegno e che via via si sono ramificati in ambiti diversi: dalla disabilità ai minori, dalla psichiatria alle politiche attive del lavoro, dalla comunità mamma-bambino agli anziani.
Il luogo scelto per l’iniziativa non è casuale: la Lavanderia a Vapore, infatti, costruita tra il 1870 e il 1875, è stata per anni legata al Regio Manicomio di Collegno, come spazio adibito al lavaggio dei panni. Oggi è un centro d’eccellenza per la danza e altre iniziative culturali: ritrovarsi qui oggi, quindi, ha un grande valore simbolico.
L’appuntamento del 6 aprile alle Lavanderie a Vapore di Collegno, rappresenta un’occasione preziosa “per intrecciare le storie che, negli anni, hanno contribuito a definire sempre meglio i confini di un certo modo di intendere il lavoro cooperativo sul territorio. Lavoro che, per Il Margine, significa prima di tutto “inclusione”, “accento sulla persona”, “responsabilità”, “creazione di nuove opportunità”, “attivazione di autonomie”.
Filo rosso della giornata, il numero 4: quattro momenti narrativi (Le radici, L’oggi, Il domani e Il Futuro) ciascuno raccontato attraverso la voce di alcuni noti protagonisti del lavoro sul territorio: dal “Basaglia” piemontese Enrico Pascal agli psichiatri Paolo Henry e Antonio Silvio Venuti, da Elena Sodano, che ha trasformato il Borgo di Cicala in paese amico delle demenze, all’onorevole Umberto D’Ottavio.
In particolare, verrà lasciata a Eleonora Vanni, presidente di Legacoopsociali e a Nicoletta Fratta, presidente della cooperativa Il Margine, il compito di delineare scenari e slanci futuri che impegneranno il mondo della cooperazione sociale nella costruzione di territori sempre più inclusivi.