Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha incontrato questa mattina il governatore del Piemonte Alberto Cirio e la sindaca di Torino Chiara Appendino precisando che la candidatura di Mirafiori ad ospitare una fabbrica Intel “soddisfa tutti i requisiti”. “Non è l’unica candidata ma quella più qualificata” ha aggiunto Giorgetti che ha invitato a lavorare sul dossier: “Ritengo che possa esserci il via libera dell’Italia all’investimento dello Stato per oltre 8 miliardi e che ci siano ragionevoli speranze su Torino, ma è bene non creare facili aspettative ed entusiasmi. Dobbiamo lavorare tutti insieme sul dossier”.
“Il Mise – spiega Giorgetti – ha approfondito la questione Intel. Ho personalmente incontrato nelle settimane scorse anche l’ad. Si tratta di un progetto con un impatto enorme per tutto il territorio e la sua economia. Ho pensato che abbiamo già un’area infrastrutturata per questa realizzazione, che è quella di Mirafiori nella parte non utilizzata. Secondo me soddisfa tutti i requisiti, non è l’unica candidata ma quella più qualificata. Cosa farà Intel non lo sappiamo – prosegue il ministro – ma visto l’entità dell’investimento anche per il contributo statale, ritengo che si arriverà a una diffusa rete sul territorio europeo, in questa logica penso a 2 o 3 realtà, di cui una in Italia”.
Il lungo colloquio, definito nella nota del Mise “positivo e produttivo”, ha toccato diversi argomenti: non solo la possibilità di realizzare la sede Intel a Torino ma anche gli investimenti sull’aerospazio in Piemonte, le problematiche legate alla transizione ecologica per l’automotive, la creazione di una fondazione per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Sull’incontro si sono pronunciati anche i candidati sindaco. Per Stefano Lo Russo: “È una grande opportunità la sede Intel a Torino, serve un lavoro di squadra per non perdere questa occasione che consentirebbe un rilancio per un’area strategica per la città. Per Torino – prosegue – Mirafiori è un tema fondamentale, per le persone che ci lavorano, per gli spazi utilizzati e per il futuro produttivo della città. Pensiamo al futuro del settore.
Vannocreate opportunità concrete, con l’ibrido e con collaborazioni con altre realtà produttive già attive in città”.
Per il candidato di centrodestra Paolo Damilano: “La fabbrica Intel è una sfida chiave per il futuro di Torino. Ora tutto il sistema Torino, tutte le forze politiche, economiche e culturali devono scendere in campo per vincere una sfida destinata a cambiare la storia e le opportunità della nostra città. Noi ci siamo senza guardare schieramenti politici o posizioni preconcette, ci siamo perché il messaggio che arriva da Giorgetti è chiaro: c’è da fare”.