«Che il Governo finanzi subito la seconda linea della metropolitana». Marco Grimaldi, capogruppo in Consiglio Regionale di Leu (Liberi e Uguali) lancia alla sfida a Di Maio sulla questione delle risorse da destinare al trasporto pubblico.
«Se 10 km di Tav equivalgono a 16 km di metropolitana, – precisa Grimaldi – ci aspettiamo, dopo lo stop dell’opera, che il Governo provveda da subito all’intero finanziamento della seconda linea da San Mauro ad Orbassano, al rafforzamento del nodo torinese e a destinare qualche miliardo in più al trasporto pubblico locale».
«Se questo non succederà – aggiunge Grimaldi – il significato sarà semplice: invece di dirottare le risorse della Tav sul trasporto pubblico, il governo del non-cambiamento le userà per coprire i buchi della flat tax che tanto piace ai più ricchi e per placare la sua base in rivolta dopo il via libera sulla TAP».
L’esponente della sinistra piemontese mostra grande preoccupazione per il destino dei fondi che si liberebbero dal blocco della Tav per la tanto attesa seconda linea della metropolitana di Torino: «ho sentito con le mie orecchie che non ci sono abbastanza risorse statali per pagare interamente la seconda linea di metropolitana. Lo dichiarava la Città di Torino durante la presentazione del progetto in Regione Piemonte: “servono risorse private (il 51%) per sapere da dove partirà l’opera”».
Grimaldi prende in ogni caso le distanze dal fronte Si Tav. Una realtà in forte rilancio dopo la manifestazione organizzata sotto il Municipio in coincidenza del voto sull’odg che chiedeva alla Sindaca e alla Giunta di farsi portatori presso il Governo per il blocco della Tav.