“Torino Bellissima” potrebbe varcare i confini cittadini. E diventare un tassello di una nuova esperienza di civismo nazionale. E’ quanto immagina Paolo Damilano per il dopo centrodestra nel salutare chi è fuoriuscito e chi è rimasto.
Ieri sera infatti l’ex candidato sindaco ha avuto un momento di confronto con gli eletti e i sostenitori di Torino Bellissima.
“A sei mesi dalla fine di una lunga e intensa campagna elettorale abbiamo avvertito la necessità di riaffermare la nostra forte identità civica, capace di parlare alla testa (e non alla pancia) delle persone e che ci ha portato ad essere la seconda forza politica più votata della città” spiega Damilano che definisce il suo movimento “Una comunità del fare, del buonsenso, che mette al centro il lavoro e che sente propri valori come l’atlantismo, l’europeismo e il garantismo. Nei prossimi giorni rilanceremo il nostro impegno nelle istituzioni e qui sui social e inizieremo un percorso di confronto e condivisione di idee e progetti con tutte quelle realtà che in ogni parte d’Italia hanno scelto di non arrendersi alla deriva populista di destra e di sinistra e che hanno voglia di tornare ad occuparsi con serietà della cosa pubblica”.
Un progetto che sembra dunque diventare di ampio respiro e puntare al nazionale: “Penso a una confederazione delle migliori proposte civiche e riformiste, una chiamata all’adunata di tutte le “Torino Bellissima” d’Italia”, prosegue Damilano.
“A chi ha scelto altre strade, senza rancore, dico buon lavoro e grazie per l’impegno che avete messo nel nostro progetto, sono certo che continuerete a lavorare per il bene del territorio” conclude.