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mercoledì, 9 Ottobre 2024

Crisi Istrac, la Regione aspetta la nomina del curatore fallimentare

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Sono in stato di agitazione dal 20 dicembre i settanta lavoratori della Istrac Sas di Torino, una ditta di trasporti con sede all’Interporto Sito di Orbassano e Venaria. I ritardi dei pagamenti, la mancanza di condizioni di sicurezza e un futuro incerto ha portato i dipendenti dell’azienda allo sciopero, visto anche la dichiarazione di fallimento.

La consigliera regionale del Partito Democratico, Nadia Conticelli, ha illustrato il caso in aula, durante un question time, all’assessora a Lavoro Gianna Pentenero: «Quali azioni può mettere ora in atto la Regione Piemonte per mettere fine in temi rapidi a questa grave situazione?»

«Un’altra impresa nel campo della logistica –  ha esordito Conticelli – che nonostante le commesse in attivo non riesce a mantenersi sul mercato. Ora la preoccupazione è per gli oltre 50 lavoratori non più giovani ma ancora lontani dalla pensione. Da mesi, i lavoratori,  lamentano le pessime condizioni di sicurezza sui camion, alcune mancate retribuzioni,  compresa la tredicesima, oltre a non aver ricevuto alcuna rassicurazione sulle loro prospettive per il loro futuro. Isitrac si assuma le proprie responsabilità e si impegni per sbloccare questa situazione».

«Seguiamo la vicenda con molta attenzione, per questo abbiamo convocato un incontro con azienda e sindacato che si è svolto lunedì 14 gennaio,  durante il quale l’azienda ha confermato una serie di difficoltà economiche. Il titolare della proprietà ha annunciato di aver presentato venerdì scorso istanza di fallimento al tribunale di Torino – ha specificato in aula l’assessora Pentenero – Continueremo a seguire l’evolvere della situazione ma, in questa fase, dobbiamo necessariamente attendere la nomina del curatore fallimentare che dovrà valutare il percorso da intraprendere. Restiamo naturalmente a disposizione delle parti, per sostenerle nell’adozione di misure volte a tutelare il più possibile i lavoratori».

 

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