Bufera sul sindaco Piero Fassino, scatenata dalla decisione del primo cittadino di togliere le schede didattiche antiomofobe dal sito del Comune. Una decisione presa ventiquattro ore dopo l’interpellanza del consigliere Silvio Magliano del Nuovo Centro Destra a riguardo. Senza che si arrrivasse in commissione per discutere la vicenda, il servizio comunicazioni di Fassino ha decisio di rimuovere le schede seppur temporanemanete.
Il circolo Maurice non è rimasto a guardare e ha denunciato pubblicamente quanto avvenuto: «Il sindaco di Torino ha fatto rimuovere dal sito del Comune le schede prodotte dal Servizio lgbt del Comune di Torino dedicate alla rappresentazione dell’omosessualità e dei pregiudizi ad essa collegati nella storia e nelle cultura, materiali per la didattica nelle scuole contro l’omolesbotransfobia. Questa incredibile reazione viene dopo le proteste di un consigliere comunale ciellino. Offeso, pare, dalle citazioni di quelle fonti bibliche spesso utilizzate dai fondamentalisti cattolici per seminare odio nei confronti di gay, lesbiche e trans. Forse, visto che non riesce a cambiare il presente, Fassino ha deciso di cominciare dal passato……».
Poi dal Maurice continuano: «Ma per tutte le schede che farà rimuovere, non potrà mai cambiare la storia. Per quanto già molti prima di lui ci abbiano provato. Il revisionismo è una brutta malattia, ci sembrava non fosse di sinistra, ma anche su questo il sindaco ha voluto distinguersi».
«Torino è sempre stata un faro per i diritti delle persone lgbt e non sarà certo questo gesto a riportarci indietro di anni e lo dimostreremo al signor sindaco, anche se ci costerà giorni di movimentazione, a costo di fare un Pride al giorno!», aggiungono.
«E poi a maggio ci sono elezioni, chissà se questa mossa premierà il partito del sindaco? Gay lesbiche trans hanno la memoria lunga…», concludono dal circolo Maurice.
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