Si è diffusa in data odierna sui canali telegram russi più vicini al Cremlino la notizia che Dimitri Senin, ex colonnello dell’ Fsb, è stato ucciso a colpi di pistola in Montenegro.
Secondo i canali l’omicidio sarebbe avvenuto nell’ambito di un’operazione che trae origini da un caso di corruzione avvenuto nel 2016 all’interno delle Forze dell’Ordine della Federazione Russa che vide coinvolto anche il colonnello della Polizia di Stato Russa Dimitry Zakharchenko che è stato condannato in Patria a scontare ben 12 anni e sei mesi di carcere dopo aver ricevuto tangenti.
Il colonnello Zakharchenko per ottenere il denaro frutto delle “bustarelle” si sarebbe valso, secondo le indagini della Procura Russa, della collaborazione e dell’intermediazione dell’allora colonnello Dimitri Senin ucciso il 6 novembre.
Senin dopo aver lasciato la Russia nel febbraio 2017, sei mesi dopo la detenzione di Zakharchenko, si è recato da prima in Georgia, varcando il confine con un passaporto falso a nome di un certo “Timur Kudasov” per poi fuggire in Montenegro.
Nel 2020 l’Fsb è venuto a conoscenza del suo nuovo nominativo ed è stato
successivamente inserito dalle autorità giudiziarie russe nell’elenco dei ricercati
internazionali con un mandato di cattura per il ruolo di intermediario nella vicenda delle
bustarelle ricevute da Zakharchenko. Il Montenegro ha negato alla Russia l’estradizione.
Solo oggi la notizia dell’omicidio è stata diffusa dai canali telegram più vicini al Cremlino e agli apparati di sicurezza russi.