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venerdì, 19 Aprile 2024

Per Emanuela Orlandi si manifesta anche davanti al tribunale di Roma

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Moreno D’Angelo
Scatta l’operazione verità o il definitivo insabbiamento. C’ è attesa e una certa preoccupazione tra coloro che seguono il caso Orlandi e da anni si mobilitano nei comitati di solidarietà e che domani, dopo aver manifestato davanti al Parlamento durante l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, saranno di scena dalle ore 10.30 con i loro striscioni, palloncini e manifesti volanti in piazzale Clodio davanti al Palazzo di Giustizia. “Verità e giustizia per Emanuela, abbattere quel muro di omertà” gli slogan dell’iniziativa.
La vicenda dopo tanti anni pare arrivata a un punto chiave. In Vaticano ha sorpreso la decisione di nominare un curatore per seguire quelle che sono state esplicitate come le sconcertanti modalità della scomparsa della cittadina vaticana Emanuela e il turbamento sociale che ne ha fatto seguito. Mai in un documento ufficiale pubblico della Santa Sede, da quando si è insediato Papa Francesco, era mai stato fatto il nome della quindicenne scomparsa nel 1983.
Un caso dietro il quale è ormai acclarato vi sia lo scontro senza esclusioni di colpi tra due fazioni in Vaticano nel contesto da guerra fredda che caratterizzò il finire degli anni ’70 e i prima anni ’80: elezione di Wojtyla, attentato di Ali Agca, misteri di Fatima, Marcinkus e scandali dello Ior, crollo dei paesi dell’Est, piste bulgare, dominio della P2, terrorismo e banda della Magliana.
Non sembra, come ventilato in ambienti critici verso il Vaticano, che la nomina del curatore possa rappresentare di fatto l’automatica anticamera della dichiarazione di morte presunta. Anzi nel passo della Santa Sede si potrebbe riscontrare una presa d’atto di riconoscimento e interesse verso la cittadina vaticana scomparsa. Anche una eventuale dichiarazione di morte presunta non dovrebbe in ogni caso inficiare l’avvio del processo e le indagini connesse come è avvenuto per Mirella Gregori, l’altra ragazza scomparsa nello stesso periodo.
Intanto è certo che senza la mobilitazione di migliaia e migliaia di cittadini raccolti nei comitati di solidarietà questa storia complessa sarebbe finita nel dimenticatoio come tanti misteri italiani.
Insomma la questione Orlandi è una sorta di bandiera per i tanti che non si arrendono ai misteri di Stato, agli omissis e agli insabbiamenti. L’arrivo di personaggi come Papa Francesco e di Sergio Mattarella, ha alimentato la speranza di trasparenza e un contesto migliore tra coloro che perdono la speranza di verità e giustizia di fronte a segreti e intrighi che si trascinano dal passato in un vortice di ipotesi e nebbie in cui i responsabili e i loro complici continuano a nascondersi.

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